n.1 - ottobre 2003
 

Miele e ambrosia
 

Anche quest’anno noi bambini della Scuola Elementare di Monteleone d’Orvieto abbiamo partecipato alla “Festa del miele” non con giochi, ma con poesie e filastrocche simpatiche e divertenti

 

Filastrocca nell’alveare

Daniele
assaggia il miele,
è dolce e zuccherato,
chi l’avrà preparato?
Molto presto la mattina
le ancelle svegliano l’ape regina,
ed insieme nell’alveare,
con i fuchi e le operaie, iniziano a ronzare.
Quanto nettare con un viaggio tormentato,
le api bottinatrici hanno trasportato!
E così, con tanto movimento,
le api usano la cera come cemento,
e l’apicoltore con amore
estrae il miele
dal giallo colore.
Daniele dice: “Mille grazie, ape,
ti saluto con affetto
e ti mando un bacetto”.

Classe II Scuola Elementare Monteleone d’Orvieto

 

Le apette distratte

Ecco qua quattro apette
che lavorano dalle sette
ma non trovano l’alveare
dove andare a depositare
il nettare da trasformare.
Farfallina gialla e blu
ci puoi aiutare tu?
Si! Io vi posso aiutare
a trovare l’alveare,
se volete vi accompagno:
sempre dritte fino allo stagno
poi svoltate
e una salita dovete fare
per andare a scaricare.
Ecco qua siete arrivate!
E’ l’ora…iniziate a lavorare.
Grazie tante farfallina
ci vediamo domani mattina?
Siamo d’accordo care apette
ci vediamo sempre alle sette.

Classe III Scuola Elementare Monteleone d’Orvieto

LA GIORNATA DELL’APE

Un raggio di sole
entra nell’alveare.
“Su sveglia è ora di andare
sui fiori a lavorare”
“Corriamo sorelle nel prato,
ormai il sole si è alzato”
Mentre i fiori si schiudono tremanti
tra le verdi vallate ancor sognanti
voliamo di fiore in fiore
per prelevare il nettare migliore.
Tutto il giorno sui fior danzante
finchè il sole è calante.
Tanta operosità
per produrre una bontà
un prodotto genuino
che piace ad ogni bambino,
il miele dolce e prelibato
da tutti può essere gustato
Tutta la giornata in pieno lavoro
però per noi il miele è come l’oro.

Classe V Scuola Elementare di Monteleone d’Orvietoe

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