n.3 - febbraio 2004
 

Un viaggio nell'universo dell'adolescenza condotto dalla classe III A

Poveri genitori! Quanta energia serve loro per affrontarci!! Noi eravamo cuccioli, ora improvvisamente trasformati in leoni e leonesse, ben decisi ad affermare il nostro territorio!!! Secondo recenti sondaggi condotti su 400 ragazzi sparsi per tutta l’Italia e di diverso ceto sociale, il rapporto tra genitori e figli è poco conflittuale. Dai dati raccolti possiamo vedere che la famiglia, pur essendosi modernizzata, insegna valori antichi e nobili come l’onestà, l’amore, la famiglia, il rispetto per gli anziani; mentre sono “ultimi in classifica” il denaro e il successo. I ragazzi dialogano molto con i genitori, soprattutto con la madre. Si parla principalmente dei pericoli che si possono correre, come droga, alcool, malattie sessuali…
Con la madre i ragazzi parlano in prevalenza di amici e fidanzati; mentre con il padre di sport. Nonostante il livello di conflittualità sia sceso negli ultimi anni, persistono sempre dei problemi, primo fra tutti lo studio; seguono il controllo eccessivo e le critiche per gli amici. E’ ormai definitivamente tramontata l’abitudine di picchiare i figli. Inoltre, se lo spettro per i genitori rimane la droga, scende la paura per rapporti intimi fra i diversi sessi, un tempo in cima alle classifiche. Se la droga è l’unica cosa che non perdonano, per il resto non vietano quasi più nulla. Infatti, curiosamente, due delle poche proibizioni sono le cose più amate dai giovanissimi: il tatuaggio e il piercing. Un po’ gioca la paura per eventuali malattie trasmesse dall’ago infetto. Infine dal nostro sondaggio è anche emerso che le femmine, essendo più studiose dei maschi, sono meno assillate nello studio ma hanno meno liberà per quanto riguarda il sesso. A volte ad aumentare la distanza tra genitori e figli ci si mette il linguaggio dei ragazzi, che per “mamma e papà” è strano. I termini più usati sono "burqa" (abito fuori moda), "attapirato" (stupido), "sclerare" (andare fuori di testa), "tonno" (imbranato) e "beccarsi" (incontarsi). Per concludere, ricordate, genitori, che siete molto importanti per i vostri figli anche quando vi contrastano. E se un muro vi divide dai vostri “leoncini”, che ruggiscono per crescere, quasi sempre siete voi ad averlo alzato. Non arroccatevi su posizioni rigide, recuperate il ricordo della vostra adolescenza: quando eravate voi i leoncini e cercavate di tirar fuori gli artigli, disorientati, impauriti, ma testardi, per conquistarvi un posto nel mondo.

La famiglia insegna valori antichi e nobili

E' la droga il vero divieto, addio al tabù del sesso

Lo spauracchio di tatuaggi e piercing

Di cosa si parla con i genitori?

Ma tutti i segreti del loro cuore li confidano ... alla mamma!


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