n.4 - giugno 2004
 

Lettera del Dirigente (nonchè direttore del giornale!)

pennaCredo di avere delle responsabilità, come direttore, di offrire suggerimenti per il Giornalino dell'Istituto. Mi scuso per non averlo fatto prima, ma i problemi di lavoro sono sempre più numerosi delle cose che si vogliono fare. Mi sembra, comunque, che ci siano spunti interessanti, da apprezzare, in molti testi pubblicati.
Forse è utile riflettere un momento sui significati dello scrivere e chiedersi: -a chi ci rivolgiamo? -perchè? -che cosa vogliamo ottenere scrivendo?
La scrittura infatti ha il potere di attraversare i secoli e gli spazi e portare significati per sempre in ogni luogo. Se "verba volant" ma "scripta manent" è necessario riflettere in classe sulla forza della scrittura, anche di quella on-line! Se carichiamo l'apprendimento e l'uso della scrittura di questo significato, forse qualcosa potrà cambiare.
Cosa scrivere? Non solo fatti nudi e crudi, ma ciò che sentiamo mentre i fatti accadono e dopo che sono accaduti; scrivere per rielaborare i propri vissuti, le gioie, i problemi, i drammi, le speranze, le attese: è questa la parte più significativa della scrittura. Scrivere è un modo per conoscere e rivivere la realtà e se stessi: in questo senso diventa un modo per crescere e per guardar fuori e dentro di noi con un occhio in più.
Scrivere è anche un modo per intervenire sulla realtà, denunciare ciò che non va e apprezzare quello che è buono; è anche chiamare noi stessi e gli altri ad assumersi le responsabilità che competono; è entrare in contatto, attraverso la rete, con tanti in tutto il mondo.
Mi sembra utile, ancora, invitare caldamente i lettori del "giornalino" ad esprimere le loro opinioni su quello che leggono, visto che scrivere è anche educare gli altri, influenzare la loro coscienza.
Perciò, complimenti e ... buon lavoro!


(Giuseppe Greco, Dirigente Istituto Comprensivo Alto Orvietano)

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