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Sergio Zavoli

discute del suo libro

"Diario di un cronista"

Ed A. Mondadori Rai Eri

Presiede: Anacleto Carboni
Sindaco di Fabro

Introduce: Giuseppe Greco
Dirigente Istituto Comprensivo

Coordina: Germana Monni
Assessore alla Pubblica Istruzione

Venerdì 30 maggio 2003
ore 17.30
Sala Polivalente di Fabro Scalo

Rivivere gli avvenimenti cruciali (80 anni e più di storia del nostro paese) attraverso il diario e le interviste di un cronista d’eccezione ai personaggi chiave di quegli eventi è un esercizio della memoria utile alla loro migliore comprensione non solo intellettuale ma anche emotiva. Ci coinvolge, ci riguarda, perché sono parte del nostro vissuto qualche volta dimenticato o rimosso … è come guardare con la lente d’ingrandimento le molecole che costituiscono tutte insieme il tessuto di cui è fatta la storia di cui noi siamo figli e che non è ancora finita.
Le domande del cronista riescono a portare alla luce aspetti qualche volta trascurati dalla ricerca ufficiale, a cogliere lati reconditi di fatti e personaggi che ci permettono di riappropriarcene anche se in qualche maniera già li conoscevamo ma in modo superficiale, distaccato.
Ognuno troverà in questo libro, che può essere letto a capitoli, (alcuni di essi sono dei propri libri nel libro penso a quello dedicato a Fellini, “La metafora, la finzione e il gioco” o a quello su “Rapimento, prigionia e assassinio di Moro”) senza un ordine ma seguendo i propri interessi, dei “medaglioni” di cronaca e di storia tra i più significativi del secolo scorso.

L’humus culturale, sociale e umano del personaggio Mussolini, emerge dalle interviste ai protagonisti di quei fatti (la moglie Rachele, Amedeo Bordiga capo del Partito Comunista d’Italia, Nenni, Prezzolini, Alfonso Leonetti stretto collaboratore di Gramsci, Terracini e tanti altri che di quei fatti furono attori diretti).
La conquista del potere, il delitto Matteotti e poi la destituzione del Duce e la sua fuga dal Gran Sasso sono indagati con lo stesso metodo e con gran dovizia di interviste ai protagonisti.
I fatti che costituiscono lo sfondo, emergono dalle interviste, come da zone d’ombra, senza veli, in un progressivo affioramento e si stagliano nella nostra mente in delle scene in cui l’intervistatore scompare mentre ne ha causato la loro apparizione nella memoria attraverso le sue domande.

E’ impossibile enumerare tutti i personaggi intervistati, le domande e le risposte. Seguiamo l’indice. Dopo i capitoli sul fascismo si passa a “Quella stessa isola” che è Ponza dove prima erano confinati gli antifascisti, da Giorgio Amendola a Nenni e dove Mussolini sconfitto sosta per sei giorni. “L’Armata delle Valli” che sono quelle di Comacchio descrive la Resistenza con le parole dei partigiani che, comandati dal mitico Bulow, precedettero nella Liberazione del paese le armate alleate.
“Piazza Giudia” resoconto del rastrellamento di 1286 ebrei del ghetto di Roma è certamente una delle rappresentazioni più drammatiche del libro.Si passa alla “Grande sfida” al 18 aprile 1948 e alla eccezionale campagna elettorale che la precedette, alla vittoria della DC che segnerà per quasi un cinquantennio la Repubblica.
“La scelta è l’occidente” in cui i protagonisti dell’Italia contemporanea ne analizzano gli effetti fino ad arrivare ai problemi odierni della mafia e dei pentiti, alla politica dei nostri giorni.
Nessuna delle domande che il cronista pone è banale, nessuno dei personaggi intervistati è secondario nello svolgimento dei fatti che si indagano nel tentativo di portare alla luce fatti, connessioni che aiutano a chiarire il puzzle di vicende storiche della nostra nazione, che nata in ritardo rispetto alle sue più vicine, ancor oggi non ha del tutto compiuto la sua unificazione civile e morale.
Alcune considerazioni sul metodo: in ogni intervista le domande di Zavoli individuano esattamente che cosa si vuole sapere del personaggio e che prima non si conosceva o che non era chiaro. Sono in genere domande aperte in cui il protagonista risponde liberamente, ma se le risposte sono vaghe e non soddisfacenti egli fa seguire altre domande in modo più stringente, per non eludere le questioni di fondo oggetto dell’intervista.
In una situazione storica in cui la società italiana rischia di ripetere errori del passato di cui non si ha buona memoria, questa fatica è idealmente dedicata ai giovani e agli insegnanti che possano farne tesoro per guardare al futuro con la necessaria consapevolezza del passato di cui siamo figli.
Molte delle interviste qui raccolte fanno parte di varie trasmissioni ideate e curate da Zavoli Mi permetto di suggerire all’autore e all’editore, tenuto conto dell’evoluzione tecnologica che oggi lo consente, di creare con gli stessi temi e contenuti un grande DVD che possa offrire le immagini, le voci di quello che qui è stato trascritto: sarebbe un’integrazione utile di questa opera che è frutto di un grande amore per il nostro Paese e di cui gli dobbiamo essere grati.

Giuseppe Greco
(Dirigente Istituto Comprensivo Alto Orvietano)

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