Giovanna d'Arco

Data 8/3/2009 23:46:32 | Categoria: Scuola e dintorni

Visto che domani, 8 marzo, sarà la Festa della donna, vorremo parlare di qualche donna importante e famosa nella storia. Noi ci siamo interessate a Giovanna d’Arco.
Nata in una famiglia di contadini della Lorena dal cognome originario Tarc, molto religiosa, Giovanna aveva tredici anni quando disse di udire voci celestiali spesso accompagnate da visioni dell'Arcangelo Michele, di Santa Caterina e di Santa Margherita.  Era da poco iniziato l'anno 1429 quando gli inglesi  erano ormai prossimi ad occupare completamente Orlèans; per Giovanna fu quello il momento - sollecitata dalle voci che diceva di sentire - per correre in aiuto di Carlo VII, Delfino di Francia e futuro re, estromesso dalla successione al trono a beneficio dei sovrani inglesi.


Presentandosi come inviata di Dio, Giovanna sostenne di aver ricevuto l'incarico celeste di salvare la Francia; la sua buona fede fu affermata da un gruppo di teologi che a lungo l'interrogarono accertandosi inoltre che ella avesse ascoltato la voce di Dio dall'orecchio destro visto che la sinistra era vista come la parte del diavolo. Si narra, tuttavia, che il Delfino nella città di Chinon, non fidandosi di lei, le si fosse presentato mescolato tra gli altri presenti. Ella però, pur non avendolo mai visto, lo riconobbe. Carlo, allora, convintosi, decise di affidarsi alla sua guida per riscattare le sorti della Francia. Sebbene non le fosse stata affidata formalmente nessuna carica militare, Giovanna divenne ben presto una figura centrale nelle armate francesi: vestita da soldato, impugnando brando e bandiera bianca con raffigurato Dio nell'atto di benedire il fiordaliso francese,  la pucelle d'Orléans raccolse un gran numero di volontari da tutto il regno e guidò le truppe infervorate in battaglia contro gli inglesi.  La città era accerchiata dagli inglesi, che controllavano quattro grandi fortezze intorno alla città e dalle quali tenevano l'assedio. Giovanna attaccò quelle maggiormente fortificate a sud del fiume, e l'8 maggio 1429 riuscì a rompere l'accerchiamento dopo aver portato rifornimenti alla popolazione affamata. È qui che il popolo, in festa, le diede il nomignolo di "pulzella d'Orléans". Il suo successo fu fondamentale per le sorti della guerra, poiché esso impedì che gli anglo-borgognoni potessero occupare l'intera parte settentrionale del paese e marciare verso il Sud fedele a Carlo. La figura di Giovanna, ormai leggendaria, divenne improvvisamente ingombrante per l'aristocrazia che cominciò a temere di vedere offuscato il proprio prestigio da una pastorella lorenese. Anche Isabella di Baviera, madre di Carlo VII, turbata dalla diceria popolare "una Vergine ci salverà dalla regina madre svergognata" per le sue discutibili pratiche amorose, contribuì a fomentare dubbi e sospetti a corte. Giovanna d'Arco fu giustiziata, per l’accusa di stregoneria, sul rogo il 30 maggio 1431, ma fu uccisa non tanto dalle fiamme, ma dal fumo inalato. I resti del rogo furono gettati nel fiume Senna. Giovanna venne beatificata il 18 aprile 1909 da papa Pio X e proclamata santa da papa Benetto XV il 16 maggio 1920, dopo che le erano stati riconosciuti i miracoli prescritti. Venne inserita tra i santi patroni della Francia. È venerata anche come patrona dei martiri e dei perseguitati religiosi, delle vittime di stupro, delle volontarie del Pronto Soccorso, delle forze armate femminili e dei soldati. La sua memoria liturgica viene celebrata il 30 maggio.


Anna Maria e Giulia III A





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