La gita a Pratica di Mare

Data 11/3/2011 23:18:27 | Categoria: Scuola e dintorni

Una delle mete della nostra nuova gita della classe 2° A  sarà Pratica  di mare, che è nota soprattutto per il suo aeroporto militare e per il suo servizio meteorologico.
frecce tricoloriL'Aeroporto di Pratica di Mare è un aeroporto militare italiano situato a 30 km a sud della città di Roma, a poca distanza dalla strada statale 148 Pontina in direzione di Latina, nel territorio del comune di Pomezia, di cui Pratica di Mare è una frazione. La base aerea, intitolata alla memoria di Mario De Bernardi, è dotata di una pista in asfalto lunga 2542 m. L'aeroporto è gestito dall'Aeronautica Militare e non è aperto al traffico commerciale. Al suo interno, sono presenti molteplici installazioni ed enti di varie forze armate italiane.

L'aeroporto di Pratica di Mare fu istituito nel 1937 nella tenuta di Campo Ascolano e qualificato come campo di allenamento aereo. Negli anni che seguirono, l'aeroporto subì continue espansioni e nel dicembre 1942 diventò Scuola Strumentale di Volo.
Durante la seconda guerra mondiale, fu scena di rilevanti eventi storici, così come il transito di Mussolini immediatamente dopo la sua liberazione da Campo Imperatore.
Terminata la guerra, fu sede della IV Aerobrigata Intercettori "Francesco Baracca" che impiegava caccia F-86E Sabre di costruzione americana.
Nel 1957 la base aerea di Pratica di Mare divenne sede permanente del Reparto Sperimentale di Volo. Nel 1959, l'aeroporto fu intitolato al colonnello pilota Mario de Bernardi, medaglia d'oro al valore aeronautico, asso della prima guerra mondiale e primo collaudatore di un velivolo a getto in Italia nel 1940.
Nel 1963 la IV Aerobrigata fu trasferita all'aeroporto di Grosseto ed il reparto di radiomisure fu rilocato all'aeroporto di Pratica di Mare e destinato poi ad assumere altre responsabilità operative fino ad essere trasformato nell'attuale 14º Stormo nel 1976.
Nel 1997 vi fu trasferito dall'aeroporto di Ciampino il 15º Stormo, che opera con elicotteri, per svolgere compiti di soccorso aereo e Combat SAR (C-SAR). Nello stesso anno fu ricostituita la 9ª Brigata Aerea "Leone", che riunì il 14º Stormo, il 15º Stormo ed il Comando Aeroporto. La Brigata fu poi soppressa il 14 giugno 2006 e sostituita dal Comando delle Forze di Mobilità e Supporto di base all'aeroporto di Centocelle a Roma.
I reparti di volo attualmente presenti sull'aeroporto, sono il Reparto Sperimentale Volo, fondato il 20 ottobre 1949 alle dipendenze del Centro Sperimentale Volo e inquadrato nella 1ª Divisione del Comando Logistico il 14º Stormo "Sergio Sartoff", fondato il 1 gennaio 1927, disciolto nel 1942 e ricostituito nel 1976 il 15º Stormo "Stefano Cagna", fondato il 1 giugno 1931.
I due stormi sono inquadrati nel Comando Squadra Aerea.
Gli adeguamenti logistici infrastrutturali sono continuati fino ai giorni nostri, tanto che è divenuto il più grande aeroporto militare italiano ed oggi ospita anche alcuni reparti aerei della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
 Nel 2002 il 28 maggio si è tenuto presso l'aeroporto il "Vertice NATO-Russia". Si riunirono venti capi di stato e di governo per la firma della dichiarazione di Roma che costituì un nuovo "Consiglio a 20".
10 luglio 2006 vi atterrò l'aereo che riportava in Italia la nazionale di calcio vittoriosa il giorno precedente all'Olympiastadion di Berlino nella finale del campionato mondiale di calcio 2006.
In occasione del G8 del 2009 tenutosi a l'Aquila, il presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama è atterrato con il famoso Air Force One su questa pista, insieme alla moglie e a tutto lo staff diplomatico statunitense.
Il servizio meteorologico
Gli albori della nascita del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare sono da ricercarsi negli ultimi decenni dell' Ottocento, quando fu istituito il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia. Nato il 26 novembre 1876 mediante un regio decreto che ne stabiliva la sede nella capitale del nuovo stato unitario, presso il Collegio Romano, iniziò ad occuparsi dell'osservazione e della previsione delle condizioni meteorologiche relative all'intero territorio nazionale italiano.

Sull'intero territorio nazionale italiano, il servizio meteorologico si avvale di numerosi osservatori meteorologici che, oltre ad effettuare attività di rilevamento e raccolta dati, svolgono funzioni di assistenza alla navigazione aerea e/o marittima mediante l'emissione di bollettini a regolari cadenze orarie. Alcune di queste stazioni funzionano 24 ore su 24, mentre altre operano a orario ridotto nell'emissione di tali bollettini ma sono dotate di strumentazioni in grado di registrare i dati meteorologici nelle ore in cui il servizio non è attivo.
La maggior parte degli osservatori meteorologici si trovano presso aree aeroportuali. Originariamente erano tutti gestiti dall'Areonautica militare, ma negli ultimi decenni alcune di queste stazioni meteo sono passate sotto la gestione dell'Enav, laddove si sono venute a trovare all'interno di scali civili: i loro dati vengono comunque trasmessi al servizio meteorologico che ne cura la raccolta e la successiva elaborazione.
Il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare dipende dal Ministero della Dofesa e collabora con le reti televisive pubbliche per l'elaborazione delle previsioni del tempo (edizioni mattutine di Meteol e tutte le edizioni di Meteo2 e Meteo 3 ); a tali programmi partecipano ufficiali in divisa, inquadrati dalle telecamere nelle edizioni di Meteo1 e Meteo2 mentre per il Meteo3 la previsione viene letta dall'ufficiale che però non appare in video (le immagini sono costituite unicamente dai quadri grafici commentati). Dal 2007 la collaborazione si è estesa anche alle redazioni regionali della Rai, per le quali vengono elaborate le relative previsioni a carattere locale.
Le osservazioni meteorologiche in tempo reale, i dati del giorno precedente e le previsioni per i quattro giorni successivi sono reperibili anche sul sito web ufficiale Meteoam.it, assieme ad altri servizi, gran parte dei quali fruibili liberamente.

Silvia Andrea e Laura
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