Anche quest'anno si apre con la crisi...

Data 27/1/2013 16:38:39 | Categoria: Una finestra sul mondo

Il 2012 è finito e il 2013 è iniziato con la parola: CRISI. Come  sapete tutti,  per ogni  problema c’è sempre una soluzione, così per la crisi. Le cause sono tre e sono:
 - i debiti dello Stato;
- l’economia che non cresce;
 - la scarsa credibilità;
Di conseguenza ci sono tre soluzioni:
- la diminuzione del debito;
- la crescita economica;
- un governo credibile;
La crisi non è sentita molto dagli adolescenti, ragazzi e bambini ma dagli adulti, soprattutto da chi ha una famiglia alle spalle.
La crisi provoca molte conseguenze perché tanta gente ha dei debiti che non riesce a pagare.

La crisi economica ha avuto avvio dai primi mesi del 2008 in tutto il mondo in seguito ad una crisi di natura finanziaria scoppiata nell'estate del 2007(originatasi negli Stati Uniti con la crisi dei sub prime). Tra i principali fattori della crisi figurano gli alti prezzi delle materie  prime (petrolio in primis),  una crisi alimentare mondiale,  un'elevata inflazione e per finire una crisi creditizia e seguente crollo di fiducia dei mercati borsistici. Viene considerata da molti economisti come una delle peggiori crisi economiche della storia, seconda solo alla grande depressione iniziata nel 1929
Alla crisi finanziaria scoppiata nell'agosto del 2007 sono seguite una recessione, iniziata nel secondo trimestre del 2008 e una grave crisi industriale scoppiata nell'autunno dello stesso anno  con una forte contrazione della produzione e degli ordinativi.
L'anno 2009 ha poi visto una crisi economica generalizzata, pesanti recessioni e vertiginosi crolli di Pil Prodotto Interno lordo) in numerosi Paesi del mondo e in special modo nel mondo occidentale.  Terminata la recessione nel terzo trimestre 2009, tra la fine dello stesso anno e il 2010 si è verificata una parziale ripresa economica.
Tra il 2010 e il 2011 si è conosciuto l'allargamento della crisi ai debiti sovrani e alle finanze pubbliche di molti Paesi  e dallo scorso anno si sono cominciate a sentire le conseguenze nelle famiglie:  molte persone hanno perso il lavoro, i giovani non riescono a trovarne uno, si fatica ad arrivare alla fine del mese e si sentono  nell’aria  pessimismo e sfiducia. Speriamo che già nel 2013 questa tendenza possa cambiare e ritorni un po’ di ottimismo e fiducia nel futuro, in Italia e nel resto del mondo.
Lucia I E




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