Data 27/2/2007 22:06:09 | Categoria: Una finestra sul mondo

Il 900 è stato un secolo che ha avuto molti spargimenti di sangue a causa di totalitarismi. IL regime totalitario che più passò alla Storia fu sicuramente quello tedesco durante la seconda guerra mondiale. Ma ci furono anche altri totalitarismi, come quello della Russia, quello Jugoslavo o quello del Portogallo. In Italia non si può parlare di totalitarismi visto che formalmente c’ era il re, ma comunque, il potere era in mano a Mussolini, il governo italiano si chiamava “Regime Fascista”.


Questi regimi avevano dei punti in comune e sono: eliminare le forme di governo precedenti (parlamento, governo), eliminare gli oppositori politici, talvolta eliminare anche gli stessi sostenitori per paura di complotto, ottenere il controllo nell’economia (statalizzazione) usare radio e mezzi di comunicazione per comunicare con le mosse, quindi controllo dei mass media; costituire una polizia repressiva che abbia lo scopo di catturare e annientare gli oppositori politici. I regimi totalitari si basano sul terrore e sulla paura imposta ai sudditi ogni regime totalitario aveva i suoi campi di concentramento. In Russia per esempio c’erano i Gulag: campi di lavori forzati per lo più in Siberia. Nei Gulag ci andavano i dissidenti politici; i piccoli proprietari terrieri e i contadini che non accettavano la statalizzazione in agricoltura. La maggior parte di questi campi erano in Siberia. Nei Gulag si lavorava in condizioni disumane con pochissimo cibo e molte ore di lavoro. In Germania invece c’erano i Lager, che si dividevano in campi di annientamento dove venivano istallati forni crematori in cui venivano bruciati anche vivi i vecchi e i bambini, mentre i sani andavano nei campi di lavoro forzato. Hitler, il dittatore tedesco credeva nella “purezza” della razza Ariana e perciò nei lager finivano non solo i dissidenti politici, ma specialmente gli Ebrei, altre minoranze etniche, omosessuali, invalidi. Nei lager sono morti milioni di Ebrei. Per ricordare questa strage è stato indetto IL GIORNOI DELLA MEMORIA, il 27 gennaio. Gli Ebrei hanno coniato il termine “Shoah” per comprendere sia il genocidio, in altre parole lo sterminio della razza, sia l’olocausto e cioè il sacrificio di vittime innocenti immolate alla divinità della razza superiore. Un altro regime totalitario fondato sempre nel 900 fu quello di Tito. La soluzione finale di quest’ultimo era l’eliminazione degli individui di razza italiana. Questi furono uccisi attraverso le Foibe, profonde cavità nel terreno tipiche  dell’alto piano del Carso. Per molti anni, di questa strage non si è parlato; infatti, solo recentemente è stato istituito, il GIORNO DEL RICORDO, il 10 febbraio. Ancora oggi la storia sulle vittime delle foibe è molto incerta, perché i documenti che la riguardano sono stati distrutti, e molti dei corpi infoibati non sono stati ritrovati. Per ricordare tutte queste vittime, la nostra scuola ha attuato, il giorno 15 febbraio, una breve ma interessante cerimonia di commemorazione. Sono venuti gli alunni delle classi 3°-4°-5° elementare che ci hanno presentato il loro lavoro. Innanzi tutto hanno fatto dei cartelloni molto belli: in uno era rappresentato un campo di concentramento, in un altro alcuni disegni degli alunni e tutte le parole “brutte” collegate a questo avvenimento. Poi i bambini delle scuole elementari hanno recitato delle poesie, molto belle ed interessanti, soprattutto quella di Giuseppe Ungaretti. Il lavoro di noi ragazzi delle medie era diviso in due parti: la prima quella dei ragazzi di 1°media hanno letto delle poesie e delle loro riflessioni e la seconda parte quella dei ragazzi di 2°-3° media con i loro lavori sui totalitarismi, i lager, i gulag, le foibe. Noi abbiamo letto le informazioni sui totalitarismi, i Lager, i Gulag e le Foibe elaborate e dettate dalla nostra professoressa di Lettere e quando introducevamo un argomento i ragazzi di 3° media davano ulteriori informazioni leggendo documenti molto interessanti tratti dal loro libro di Antologia. Questo incontro è stato, a parere mio, molto istruttivo ed educativo, ma soprattutto utile per non dimenticare gli orrori e le crudeltà commesse. Secondo me, questa pazzia, e soprattutto questa ingiustizia, purtroppo accadute, ci dovrebbero far riflettere e ragionare, in modo da non commettere mai più nella storia atrocità simili.

Sara Parrini e la classe II/C di Ficulle





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