Scuola d'arte ceramica "Romano Ranieri"

Data 23/3/2007 16:48:49 | Categoria: Scuola e dintorni


Scuola d’arte ceramica “Romano Ranieri”


 “Sia aperta la porta, sia data la chiave a chi ama l’arte”.


Ieri noi ragazzi della Scuola Media di Montegabbione, insieme alla 1° Media di Fabro, siamo andati a Deruta a vedere la lavorazione della ceramica. Appena arrivati e entrati dentro il Laboratorio un ragazzo ci ha portati dentro una stanza dove ci siamo seduti.  Il responsabile ha iniziato a spiegarci la storia della ceramica, dai primi ritrovamenti in Mesopotamia, risalenti a 20.000 anni a.C..  Ci ha detto che Deruta è in Italia è la più importante delle 33 città della ceramica e che almeno fino al 2002 era anche la più ricca. Attualmente molti dei 250 laboratori ceramici  presenti nella cittadina sono stati chiusi perché non hanno retto la concorrenza straniera, soprattutto quella cinese.


In Cina è stata addirittura fondata una città chiamata Deruta. I Cinesi possono quindi copiare i prodotti italiani e  marchiarli “made in Deruta” e non è possibile farci niente… Prima di arrivare al Laboratorio abbiamo potuto osservare da vicino delle autentiche opere d’arte del maestro Romano Ranieri, il più importante artista-ceramista del mondo. Una delle sue ultime opere era quotata 22.000 Euro!!! Abbiamo avuto la fortuna di lavorare accanto al maestro, che alla prima impressione ci è sembrato un “barbone”, ma  il suo era il  tipico aspetto di un artista…Nonostante la sua bravura non ha mai amato fare mostre e si è comportato con noi con molta naturalezza e disponibilità. Ognuno di noi, comprese le Prof., che non hanno ottenuto risultati soddisfacenti,  ha potuto dipingere un piatto con la decorazione tipica di Deruta e abbiamo fatto anche piccole statuine in terracotta a forma di angeli che ci verranno consegnati nei prossimi giorni a scuola. E’ stata un’esperienza bellissima e spero di ripeterla.


Stefano Pasquini


 





La fonte di questa news è navigando@scuola
http://www.icao.it/navigando

L'indirizzo di questa news è:
http://www.icao.it/navigando/article.php?storyid=440