Il giorno della memoria. In ricordo di Primo Levi...

Data 13/1/2009 23:17:10 | Categoria: Una finestra sul mondo

Primo LeviIn occasione del giorno della Memoria, che come ogni anno si celebrerà il 30 gennaio, vi vogliamo parlare di Primo Levi. Nato a Torino da una famiglia di ebrei, Primo Levi frequenta il Ginnasio D'Azeglio. Una volta finiti gli studi, Primo si iscrive alla facoltà di chimica dell'Università di Torino. Dopo aver ottenuto la laurea in chimica, si unisce ad un gruppo di partigiani nei pressi di Aosta. Purtroppo nel 1944 venne catturato a causa della malorganizzazione della squadra di cui faceva parte. Venne portato in un campo a Fossoli e dopo una breve detenzione venne trasferito in un campo di concentramento e sterminio ad Auschwitz.


Una volta arrivati al campo, gli ebrei venivano divisi in due gruppi: uno destinato ai campi di sterminio e l’altro ai campi di lavoro, dove venivano sfruttati per costruire armi e tutto quello di cui il regime aveva bisogno. Grazie alla sua laurea e alle sue buone condizioni fisiche venne portato nei campi di lavoro, in questo modo la sua vita fu prolungata finchè, fortunatamente, dopo una detenzione di circa un anno, venne liberato dall'avanzata dell' Armata Rossa. Quest'uomo, prima di morire (forse suicida), ha scritto una poesia, che fa da prefazione ad un romanzo, riguardo i campi di concentramento ed ha parlato di quello che era rimasto di un uomo che ha alle spalle una così tremenda esperienza.

Riportiamo ora le commoventi parole di questa poesia:


Se questo è un uomo.


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo pane
Che muore per un sì o per un no.  
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.


 


Commenti:


Questa poesia è molto bella… Ma molto triste e commovente. Di fronte a una simile tragedia non riesco a trovare e prole per commentare. Il messaggio più importante che Levi vuole trasmettere è di NON DIMENTICARE. Tutti hanno il dovere di conoscere questa tragedia, anche per capire tanti problemi e questioni aperte di oggi, come il difficile rapporto fra il giovane Stato di Israrele e la Palestina...


Carlotta Muzi


Secondo la mia opinione, non è solo bella questa poesia, ma, anche piena di sofferenza, la stessa che quell’uomo ha provato durante la sua vita.


Vittoria Meloni


Questa poesia riassume in semplici parole, tutta la crudeltà, insensata, esercitata nei riguardi di chi è diverso. Per questo è un’ opera commovente.


 


Castorri Gabriele





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