Da Lincoln a Obama... Il sogno americano si avvera.

Data 20/1/2009 17:01:59 | Categoria: Una finestra sul mondo


Casa BiancaOggi  20 Gennaio alle ore 12.00  a Washington, Barack Hussein Obama diventerà il 44esimo presidente degli Stati Uniti, giurando sulla stessa Bibbia su cui il 4 Marzo 1861 posò la mano Abraham Lincoln, il presidente che pose fine alla schiavitù, prima con la proclamazione dell’Emancipazione  nel 1863, così liberò gli Stati dell’Unione, e poi con la ratifica del Tredicesimo  Emendamento della Costituzione Americana con il quale la schiavitù venne abolita.  Il presidente costituisce un modello e una fonte di ispirazione fondamentale per il nuovo inquilino della Casa Bianca.


Tradizionalmente i presidenti scelgono per il giuramento una Bibbia che abbia un valore personale o storico ed Obama è il primo a scegliere quella usata da Lincoln, perché tra i vari presidenti Americani è il primo ad avere fatto qualcosa di concreto per la difesa dei diritti della comunità afroamericana.
Nei giorni scorsi il presidente Americano ha reso omaggio ad un altro personaggio simbolo delle lotte per la conquista dei diritti civili  dei  neri d’America, Martin Luter King.
Fu attivo negli anni ‘60 e promosse movimenti di protesta pacifica, ispirati a quelli di Ghandi in India.
Una frase famosissima che riassume il pensiero di Martin Luter King è “I have a dream
”, io ho un sogno, per sottolineare il suo desiderio di veder riconosciuti ad ogni uomo gli stessi diritti fondamentali.
Purtroppo Martin Luter King fu ucciso, ma non sconfitto, lo dimostra il fatto che nel 2008 è stato eletto come presidente degli Stati Uniti un afroamericano: il sogno di Martin Luter King è stato realizzato.
L’Elezione di Obama è stata considerata una svolta in tutto il mondo, anche in Italia, sia dalla destra sia dalla sinistra.
Obama rappresenta la realizzazione del sogno americano, un uomo qualunque che raggiunge il massimo successo: il suo slogan,
 we can, dice tutto….Tu puoi fare quello che vuoi se ci credi e ti impegni.
Il periodo che viviamo è molto difficile a causa della crisi economica e  delle guerre in atto, ma speriamo che, tutti insieme, i potenti del mondo possano cambiare pagina. 


Vittoria Meloni e Claudia Pantini III A


 





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