10 febbraio. Il giorno del ricordo

Data 11/2/2009 10:09:35 | Categoria: Una finestra sul mondo

Il 10 febbraio è il giorno del ricordo degli Italiani morti nelle foibe. Cosa sono le foibe? Sono delle cavità di natura carsica in cui vennero gettati i cadaveri di migliaia di Italiani. La seconda guerra mondiale è stata determinata dal divampare dei nazionalismi. Ogni popolo voleva imporre la propria supremazia sugli altri. Hitler invase moltissimi Stati e anche l'Italia occupò terre che fino a quel momento non le erano appartenute, come la Slovenia e la Dalmazia. Nel 1945 la IV Armata jugoslava puntò verso Fiume, l'Istria e Trieste. Queste zone furono occupate dagli Slavi e la situazione si ribaltò. Gli Italiani  residenti in quelle zone furono cacciati e uccisi barbaramente, perchè considerati fascisti, ma soprattutto perchè non accettavano di sottomettersi al nuovo padrone. Toccante fu la storia di Angelo Adam, autonomista ebreo fiumano italiano.

Egli riuscì a uscire vivo dal campo di concentrammento in cui era stato rinchiuso dai nazisti, ma tornato a Fiume, per difendere l'indipendenza della sua città, fu arrestato insieme alla sua famiglia e se ne persero le tracce. Anche in questo  caso si trattò di pulizia etnica, si uccisero gli Italiani solo in quanto tali. La morte per alcuni fu atroce perchè furono gettati vive nelle foibe.
Ecco come si è espresso il Presidente Napolitano a tale proposito: "...Già nello scatenarsi della prima ondata di cieca violenza in quelle terre, nell'autunno del 1943, si intrecciarono giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento della presenza italiana da quella che era, e cessò di essere, la Venezia Giulia. Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una "pulizia etnica". 

Simona e Noemi
III A



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