News: L'esame di stato
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martedì 13 giugno 2017 - 14:04:42

esamiEccoci anche quest’anno giunti a questo importante traguardo, la prima tappa “esterna” della valutazione dello studente, il primo momento di verifica chiamato “esame”. L’esame si chiama così proprio perché rappresenta una tappa verso un futuro diverso , e come tale va affrontata, con un po’ di batticuore (non troppo) , con senso di responsabilità, ma anche con un po’ di voglia di mettersi alla prova.
L’esame di stato non si prepara di corsa gli ultimi giorni, si prepara in tutti i tre anni di scuola secondaria di primo grado; prima di tutto perché nei tre anni cresciamo come persone e come studenti, e poi anche perché la valutazione dei tre anni concorre al voto di ammissione, con il comportamento, con la media dei voti riportati, con le “competenze” dimostrate.
I voti sui quali poi nascerà la media finale saranno 7 (ammissione, prova di italiano, prova di matematica e scienze, prova di inglese, prova di francese, prova nazionale INVALSI e infine colloquio pluridisciplinare). Non di rado il voto di ammissione risulta più alto di quello in uscita: c’è un esame di mezzo!
Se dovesse accadere, non fatene una tragedia, l’ammissione cerca di dare “ una spinta in più” a chi si è sempre impegnato nei tre anni, a chi è stato presente a scuola, senza troppi ritardi e uscite anticipate, a chi ha tenuto un comportamento corretto, ha fatto i compiti, ha collaborato. La valutazione cerca di essere il più possibile giusta e oggettiva, ma ancora non è stato possibile trovare delle formule infallibili.
E poi c’è l’esame, e trattandosi appunto di ESAME, può riservarci sorprese, a volte belle a volte meno belle, ma che comunque ci insegnano ad affrontare la vita futura.
Non è tanto importante il voto finale, quanto l’aver fatto il possibile, l’essersi comportati in modo sereno e responsabile, il saper infine accettare difficoltà e valutazioni a volte anche non del tutto condivise.
La vita non sarà tutta rose e fiori, non sempre ci saranno mamma e papà a farci da salvagente, ma è bello provare quanto sia gratificante imparare ad essere autonomi, esercitare l’autocritica piuttosto che il confronto con gli altri, e sapere che alla fine, con un pizzico di ironia e con l’amicizia dei compagni, si possono sdrammatizzare anche le situazioni più impegnative!
In bocca al lupo a tutti gli studenti delle classi terze impegnati nei prossimi giorni
Fate del vostro meglio…
…. Questo è ciò che alla fine conta!
La vostra Dirigente



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