n.1 - ottobre 2003
 

I giovani e il giornale:
un rapporto difficile

Sono molti quelli che sostengono che i giovani non dedicano tempo alla lettura di giornali, con la conseguenza inevitabile di non essere adeguatamente informati su quanto accade intorno a loro.
Stimolati più che urtati da queste critiche, noi della III media sezione A, abbiamo voluto verificare se davvero fossimo così estranei al mondo della carta stampata.
I dati raccolti attraverso il questionario elaborato da noi e dall’insegnante
ci hanno consentito di delineare con sufficiente precisione il tipo i rapporto che riusciamo a stabilire con i giornali. Certo, i risultati, se letti con fretta, sembrano dare ragione ai nostri detrattori; infatti emerge la tendenza ad una lettura non costante e molto selettiva per quanto riguarda gli argomenti. I preferiti risultano essere sport, cronaca, spettacolo, moda, alimentazione, musica; i meno gettonati economia e politica.
I motivi della disaffezione verso questi ultimi ambiti sono da ricercarsi nella complessità dei temi trattati e nel linguaggio specialistico che scoraggia i non addetti ai lavori.
Confortante comunque è il fatto che, pur senza regolarità, la maggior parte di noi accetta di confrontarsi con il giornale, inteso sia come periodico che come quotidiano.
A riprova che noi giovani non siamo del tutto indifferenti all’attualità, teniamo a sottolineare il quotidiano contatto con i TG dei vari canali.
La maggiore influenza dell’informazione televisiva è in relazione con la rapidità temporale con cui siamo aggiornati e con la presenza di immagini che facilitano la nostra comprensione.
Certo il rapporto con la lettura in genere dovrebbe migliorare, perché siamo pienamente consapevoli che una pagina scritta richiede più tempo che l’ascolto, ma consenta tempi personalizzati e una riflessione adeguata.
Quindi diciamo sì all’elaborazione di un giornalino in classe e sì ai giornali a scuola, purché tali strumenti si possano utilizzare sia come guida alla lettura, sia come veicoli per diventare eventuali, provetti giornalisti.

Classe III media sezione A Fabro

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