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Anno II - n.2 - marzo 2005
 
Gesù è stato ucciso dallo tsunami

disastroIl giorno di Natale è una bellissima festa dove tutte le persone ridono, scherzano, giocano e rendono allegra e vivace la famiglia e vivo il paese e la città. Quest’anno, però, questa festa non si è prolungata anche nei giorni seguenti, perchè attraverso la televisione è stata comunicata una brutta notizia: “C’è stato un maremoto che ha distrutto molte zone dell’Asia, ha ucciso molte persone e ha lasciato nella miseria i sopravvissuti”.
Ho visto delle immagini terribili: cadaveri ammucchiati e pressati uno sopra l’altro, case e hotel distrutti, gente rimasta senza tetto che vive ora in luride baracche, alberi, pezzi di lamiera sparsi.
Ho saputo che dell’arrivo del maremoto i governi erano stati avvisati, ma non avevano mezzi con cui informare la popolazione.
Il maremoto ha portato morte e lacrime e il rischio di malattie. E, come se non bastasse, i bambini rimasti orfani o alcuni che si stavano curando negli ospedali, sono stati rapiti da quelle bande di malfattori che gestiscono il traffico di organi, o che li assegnano a famiglie illegalmente.
Tra le persone scomparse c’erano anche molti turisti europei: alcuni sono morti, altri sono scomparsi, altri sono feriti e altri sono già ritornati a casa.
Questo avvenimento ha rattristato quasi tutto il mondo e tante persone hanno cercato di portare un valido contributo per aiutare i sopravvissuti a cominciare una nuova vita.
Molti italiani hanno cercato di raccogliere dei fondi per ricostruire le abitazioni, le scuole, gli ospedali e per curare i feriti e per aiutare le persone. Nella mia classe ogni alunno ha portato delle immagini ritagliate sui giornali ed alcune notizie, così abbiamo approfondito il tema del grande disastro che ha causato il maremoto. Tra le tante notizie quella che mi ha colpito di più è che alcune persone salvate sono morte in seguito alla malaria causata dai morti e dall’ambiente danneggiato e sporco.
Dalle notizie televisive e dai giornali ho appreso, con stupore, che all’inizio i morti erano stati radunati in grandi buche, ma i parenti di alcuni turisti, compresi gli italiani, hanno protestato perchè in questo modo non avrebbero potuto riconoscere i loro cari. Per questo motivo i medici hanno fatto l’esame del DNA così le persone morte sono state riportate nel cimitero del loro paese.
Dopo i primi soccorsi tutti si danno da fare per ripristinare le scuole. Io credo che questa decisione è importante perchè i bambini non si sentano soli.
Nessuno può provare il dolore e la sofferenza che in questo momento provano tante persone per la perdita dei propri cari. Loro laggiù non hanno più nulla se non dolore e malinconia, e noi siamo molto più fortunati perché abbiamo tutto e nonostante ciò continuiamo a lamentarci.
Continuano ad arrivare aiuti da tutto il mondo e noi bambini che non abbiamo bisogno di soldi, cibo, vestiti e medicine ci dobbiamo rendere conto di quello che stanno passando laggiù e pregare.
Pregare che Gesù, nato il giorno di Natale e morto il giorno dopo nel Sud-est Asiatico, possa risorgere al più presto.

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