Benvenuto!  
Ciao Registrati adesso al nostro giornale!    Login                        HOME | NEWS | LINKS | FORUM | DOWNLOAD | CONTATTACI
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Naviga tra le rubriche
 Ultime recensioni
· La Missione di Sennar. Cronache del Mondo Emerso
Licia Troisi,
· Cronache del mondo emerso: Nhial della terra del vento
Licia Troisi
· L'elmo della mente
Ennio Peres-Susanna Serafini
· Eragon
Christopher Paolini
· Diario allo specchio

· Tre metri sopra il cielo
Federico Moccia
· La scuola dei giochi
P.A. Rovatti - D. Zoletto
 Ultimi link consigliati
 Download recenti
Scuola e dintorni : Viaggio tra gli Etruschi a Sarteano
Inviato da PrimariaParrano il 16/2/2009 14:02:36 (1368 letture) News dello stesso autore

sarteanoIl 12 febbraio, noi alunni della classe quarta e quinta della scuola primaria di Parrano, siamo andati a Sarteano per visitare il museo archeologico e la tomba della Quadriga Infernale (Inferi, Averno...).
Il museo, ubicato in un palazzo del cinquecento, raccoglie materiali databili IX  secolo a.C., fino al I a.C. La dottoressa, archeologa Alessandra Minetti, direttrice del museo e degli scavi, ci ha sapientemente guidati in questo “viaggio” tra gli Etruschi, facendoci apprezzare e comprendere bene la struttura delle tombe, la differenza nella forma dei canopi  nei vari periodi, di particolare interesse una piccola tomba a camera del periodo orientalizzante, si possono vedere il canopo di una donna su un trono e un altro di suo figlio, la donna impugna un’ascia bipenne, simbolo di potere.


Le donne, a differenza di quelle Romane e Greche erano impegnate nella società e non relegate unicamente a ruoli domestici.
La dottoressa ci ha fatto vedere e apprezzare, nei vari corredi funebri, i tratti caratterizzanti i vari periodi dell’epoca etrusca dal villanoviano, all’orientalizzante, all’ellenistico, nei pannelli ci ha illustrato i diversi tipi di sepolture; il suo linguaggio era specifico, ma nel  contempo chiaro e alla nostra capacità di comprensione. Siamo poi andati a visitare il laboratorio, dove vengono restaurati i vasi dei vari corredi finebri e abbiamo conosciuto la Signora, impegnata in questa opera di ricostruzione e restauro. Infine abbiamo visitato la tomba della Quadriga, ubicata in una località chiamata Pianacce, da questa necropoli, che sembra una terrazza sulla valle, si vede  Chiusi, il lago Trasimeno e sullo sfondo l’Appennino.
La tomba della Quadriga, scavata nel travertino, risale al 330-320 a.C., è di straordinaria bellezza per le sue decorazioni pittoriche: la prima scena, compresa tra la porta d’ingresso e la nicchia sinistra del corridoio, rappresenta una figura che si dirige verso l’esterno della tomba, seguita da una quadriga composta da due leoni e due grifi, condotti da un personaggio posto alla guida del carro con veste e capelli rossi sollevati dal vento e una nuvola nera che risale dalla parte anteriore del parapetto del carro e si sviluppa anche di fronte al volto e alla spalla destra del conducente, che è Charun (Caronte), figura che compare per la prima volta in Etruria.
Oltrepassata una nicchia, a fianco di una porta dorica si trova la seconda scena, due personaggi maschili distesi su un Kline, di cui quello di destra con il gomito sinistro appoggiato sui cuscini e l’altro completamente rivolto verso di lui con le braccia protese, entrambi indossano vesti che coprono loro solo i fianchi e le gambe, lasciando scoperto il torso. Il personaggio a sinistra appare nettamente più giovane con una carnagione rosa intenso, quasi rossastra, ma ha la stessa capigliatura dell’uomo barbato, con corti capelli neri, si suppone che siano padre e figlio. La decorazione pittorica prosegue con la raffigurazione di un giovinetto in piedi, che indossa una tunica, il suo volto è di profilo, il suo sguardo è rivolto verso i due banchettanti che gli sono a fianco, la  mano destra del giovane è chiusa a pugno e sostiene un colino (gli Etruschi usavano il colino per filtrare il vino).
La terza scena occupa la parete di sinistra della camera di fondo e qui troviamo un enorme serpente a tre teste, inoltre nel semitimpano di sinistra è raffigurato un grande ippocampo, realizzato in colore grigio-verdastro con cresta, pupilla ventre e parte delle pinne e della coda in rosso. E’ in questa parte della tomba che si trova il sarcofago d’alabastro (pietra proveniente da Volterra). Praticamente il compito di Caronte o di Vanth (demone femminile) era quello di accompagnare l’anima del defunto nell’aldilà, passando indenni tra i mostri incontrabili in viaggio, per raggiungere la vita ultraterrena, che per gli Etruschi era un luogo di piacere, in cui si conversava, si mangiava e si beveva.
Consigliamo quest’esperienza a tutti, inoltre per le scolaresche il costo è di un euro a persona, inclusa la guida. Il percorso da noi seguito, con il pulmino è stato: Fabro scalo, Chiusi, Cetona, Sarteano (da Chiusi sono 12Km).
In questo periodo dell’anno il museo è aperto soltanto di sabato e di domenica, pertanto per eventuali prenotazioni bisogna telefonare nel fine settimana allo:
0578 269261.
Laura, Filippo, Benedetta, Jasmine, Mattia, Aurora, Martina, Federico, Maria Rosa. 

Formato stampa Invia questa news ad un amico Crea un file PDF dalla news
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
 Cerca

Ricerca avanzata

 Nonni su Internet

Tutti gli articoli

Giornale dei nonni di Fabro


 Sondaggi

 

Linee guida del Ministro Fioroni sull'uso dei telefonini in classe e delle relative sanzioni disciplinari.


Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project