Il Mago Inverno nel bosco era arrivato
E sopra un bianco tappeto si era addormentato
Ma... ogni tanto si svegliava un pochino
Per cantare con il folletto nascondino.
Poi il silenzio tornava e il bosco si riaddormentava.
Allora la fata Primavera approfittò
e… zitta, zitta nel bosco arrivò.
Così per poter l’inverno svegliare
Si mise a cantare e ballare.
L’inverno si svegliò e con voce grossa parlò:
“perché sei qui? chi ti ha chiamato?
Non vedi che il bosco è ancora addormentato?”.
La primavera allora rispose,
mentre spargeva petali di rose: “il bosco
ha bisogno di sole! Del verde, dell’azzurro,
del profumo delle viole! “
il mago inverno non sentì ragione
e si mise a gridare con il suo vocione:
“vattene via! Non mi far arrabbiare!
Io in questo bosco voglio restare!
Con il mio cilindro farò una magia e …
…tu, mia cara, dovrai andare via!“
La fata primavera pensò che la cosa migliore da fare
Era, senza dubbio duellare
Così, il mago inverno tolse il suo cilindro e fece apparire
Due maschere e due spade per poter la lite finire
Chissà chi vincerà ?
Il più forte nel bosco resterà !
I BAMBINI della Scuola dell’Infanzia
“Gianni Rodari" di Monteleone
(le attrezzature, a norma, usate dai bambini, sono state gentilmente offerte dai maestri Ponturo e Malandruccolo dell’accademia Scherma Ponturo Orvieto)