8 marzo Giornata internazionale della donna_ l’agricoltura si tinge sempre più di rosa

In Italia, sono state censite 200mila imprese agricole condotte da donne. Il sistema imprenditoriale femminile rappresenta circa il 40% della forza lavoro in agricoltura. Esse prevalgono nei settori vitivinicolo, zootecnico e ortofrutticolo.
È fondamentale ricordare come la donna ha sempre svolto un ruolo primario nell’agricoltura italiana, in origine, si occupava di cucinare e produrre alimento che poi sarebbero serviti per cibarsi.
Il ruolo della donna in agricoltura è mutato nel corso del tempo, in relazione ai profondi cambiamenti intervenuti nell’agricoltura e nella società italiana a partire dal secondo dopoguerra.


In questo periodo di tempo il paese si trasforma da paese rurale, quale si presentava ancora nel 1950, ad industriale; a livello sociale, cambia la composizione e la dimensione della famiglia che, diventa rapidamente mononucleare.
La conduzione delle imprese nel nostro Paese era tradizionalmente di tipo familiare con una gestione condivisa dai coniugi, anche se alle donne veniva dato il titolo di “coniuge del conduttore”. È dall’ultimo decennio del secolo corso che le sono mutate. Anche grazie alla professionalizzazione che le stesse hanno deciso di ottenere, donne sempre più professionali e preparate.

 

Oggi si contano circa 4 mila donne agronomo (rappresentano il 18% degli iscritti agli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali presenti sull’intero territorio nazionale). Le donne agronomo, oltre a diventare imprenditrici, sono impegnate nella consulenza tecnica alle imprese agricole; nella sicurezza alimentare sono impegnate in attività di analisi e laboratorio; consulenza sull’igiene degli alimenti e consulenza sul tutto il settore agroalimentare.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *