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 : Liti ..... fra compagni
Inviato da MediaFabro il 3/2/2006 18:07:31 (1249 letture) News dello stesso autore

In età adolescenziale capita spesso di litigare con i coetanei anche per motivi assurdi. Quando c’è un litigio in pubblico, le persone presenti accerchiano i litiganti, come se rappresentassero uno spettacolo; ovviamente c’è chi tifa per una persona, chi per l’altra. Per fortuna arriva sempre qualche adulto che ferma la “guerra”. Certo è  meglio assistere ad un  litigio che esserne protagonista. Io mi reputo un ragazzo piuttosto pacifico, perché non faccio a botte con nessuno. Se c’è un problema non lo si deve risolvere con la violenza, bensì con le parole. (Emanuele)


Nella mia classe, la III B, è scoppiata una lite a scuola. Eravamo molto contente all’idea di preparare un balletto: scelta della musica, dei vestiti, dei dischi....



Il giorno stabilito abbiamo provato i primi passi su una canzone accettata da tutte: sembrava che andasse tutto bene, quando ci siamo accorte che la musica era troppo veloce e non riuscivamo a starle dietro. Abbiamo continuato ma è subito scoppiata la lite. Lo stesso problema si è creato nella seconda ora di fisica, insieme alla III A: mentre loro procedevano senza “intoppi” noi abbiamo sbagliato il tempo, ci avanzavano due secondi. A quel punto è scoppiato il putiferio: la lite è cominciata tra due ragazze ma poi ci siamo entrate tutte. Abbiamo passato tutta l’ora a discutere senza concludere niente. Poi le due litiganti non volevano fare più il balletto ma per fortuna ci hanno ripensato. Ora abbiamo cambiato la canzone e tutto va bene.  Litigare da tristezza. (Giulia G.)

Come al solito, le ragazze di tutte le classi realizzeranno un balletto per fine anno. Quest’idea mi piace molto perchè, oltre a divertirmi, passo del tempo insieme alle mie amiche. Durante le ore di ed. fisica ci raduniamo in palestra per discutere sulle canzoni, sui passi di danza, sull’abbigliamento. Già per le prime scelte, però, non sono mancate le discussioni, perché in qualche modo ognuna voleva dire la sue e fare come voleva. Infine ci siamo accordate, ma proprio al momento di ballare sono scoppiate le liti. Naturalmente non siamo tutte “prime ballerine” ma c’è sempre qualcuno pronto ad insegnarci nuovi passi.
Alcune compagne non volevano essere dirette da una di loro, quindi si sono arrabbiate causando inutili problemi e facendo arrabbiare tutte le altre. Alla fine avevamo concluso di non fare più niente. Io credo che abbiamo bisogno di qualcuno che ci guidi.
Fortunatamente, dopo alcuni giorni, abbiamo riflettuto sull’argomento e siamo arrivate alla conclusione di partecipare tutte, a pari titolo. Ci siamo rese conto che avevamo torto e ci siamo ripromesse che non accadrà una seconda volta........ Speriamo! (M.Vittoria)


Un giorno, durante l’intervallo, uno dei miei migliori amici litigava con un ragazzo. Io non c’entravo per niente, ma ero curioso di capire che succedeva. Perciò sono intervenuto per conoscere il motivo e perché cominciavano a picchiarsi. Il mio amico non lo voleva dire, poi ha raccontato che litigavano per il voto di storia. L’altro aveva copiato e proprio lui aveva preso il voto più alto nella verifica. Ho suggerito allora di chiarire tutto e dire la verità, ma il mio suggerimento non è stato accolto ed abbiamo cominciato tutti a fare a pugni. A questo punto è intervenuta la professoressa e ci ha mandato dal Dirigente a cui abbiamo spiegato l’accaduto. Ci ha dato comunque una punizione: così è finita. (Jacub)


Nella vita capita spesso di litigare con gli altri; a me capita soprattutto con i genitori, meno con gli amici. Però da poco è successo con la mia migliore amica; riepilogo…
Era una bellissima domenica d’agosto ed eravamo insieme dai miei nonni. Lei non poteva uscire, come si faceva tutte le domeniche, perché aveva fatto la ceretta e la pelle delle gambe bruciava per l’irritazione; bene. Insisteva che andassi da sola ma non volevo. Mi è venuta un’idea: sono andata da una mia cugina che era con un’amica a chiedere una crema, ma non l’aveva. Allora l’ho cercata in un negozio senza risultato. Rassegnata sono tornata a casa sua: sorpresa! C’erano mia cugina e l’amica che davano consigli su come calmare il dolore alle gambe. Pacatamente ho detto loro di andarsene perché ho capito subito che alla mia amica, molto riservata, non andava giù quella visita  e il fatto che avessi raccontato ad altri un suo problema. Io le ho chiesto scusa e le ho spiegato che non sopportavo che stesse male. Temevo tanto che non capisse; invece mi ha perdonato ma ha aggiunto che non doveva più capitare.
Da quel momento ho capito che, anche se si vogliono aiutare  gli amici, si deve stare attenti a non offenderli pur se si agisce per il loro bene. (Ana)

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